Auguriamo a tutti Buon Santo Natale, ma che non sia solo un augurio formale, ma sgorghi direttamente dal cuore.
Facciamo in modo che non sia un augurio fatto di stucchevole buonismo, ma sia colmo di bontà vera che tocchi i cuori di chi lo fa e di chi lo riceve e aggiungiamo anche un po’ di solidarietà verso chi è solo o ha bisogno rendendo il Natale di tutti un po’ più gioioso, un po’ “tutti insieme’.
Dio si è fatto bambino nella più nera povertà, ma ha trovato l’amore dei genitori e la solidarietà di altri poveri, i pastori. Oggi nella società dell’opulenza ci sono ancora i bambini Gesù che aspettano un po’ di bene; essi sono tra i poveri, ma anche tra i ricchi. Il Natale è l’essenzialità della vita, ciò che ci sprona a rinascere più buoni, ma non per un giorno. E bello che sia Natale tutti i giorni, in particolar modo in questi tempi di pandemia. Scambiamoci reciprocamente gli auguri di Natale guardandoci negli occhi e nel cuore.